Saturday, January 17, 2009

Impariamo a "leggere" ed amare le uova

Sul guscio di ogni uovo, oltre alla data di scadenza (ed eventualmente quella di deposizione), è presente un codice identificativo che permette di conoscere l'intera storia di quell'uovo.

Per ragioni etiche di rispetto degli animali meglio evitare di comprare delle uova il cui codice inizia con 3 o 2: se possibile meglio scegliere le uova che iniziano per 0 e 1.
C LL CCC LL CCC
|  |  |   |  |
|  |  |   |  |
|  |  |   |   \ identifica nome e luogo dell'allevamento
|  |  |   |     in cui la gallina ha deposto l'uovo
|  |  |   |
|  |  |    \provincia di produzione
|  |  |
|  |   \codice ISTAT del comune di produzione
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|   \stato di produzione
|    IT=Italia
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 \tipologia di allevamento
  0=agricoltura biologica
  1=allevamento all'aperto
  2=allevamento a terra
  3=allevamento in gabbie
Contrariamente a quello che si crede il limite del consumo di sole due uova a settimana è ingiustificatamente basso e non è vero che le uova sono responsabili dell'innalzamento incontrollato del livello di colesterolo, come sostenuto anche dall’Università di Napoli. Personalmente ne consumo tranquillamente 3-4 a settimana, alla coque perché con questo tipo di cottura (tuorlo liquido, albume solido) si digeriscono molto facilmente e sono anche buone e sazianti e tutto sommato non molto caloriche. Piuttosto che le uova ho eliminato dalla mia dieta la margarina e i grassi idrogenati.

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