Monday, December 5, 2011

Troppi colletti neri nei mass media in Italia

"I have recently been examining all the known superstitions of the world,
and do not find in our particular superstition (Christianity) one redeeming
feature. They are all alike founded on fables and mythology."
-- Thomas Jefferson

"L'uomo ha grande discorso del quale la più parte è vano e falso, li animali l'hanno piccolo ma è utile e vero; e meglio è la piccola certezza che la gran bugia."
-- Leonardo Da Vinci

Questo è un paese in cui è facile abituarsi all'interferenza dei preti: sono dappertutto e dicono la loro su ogni cosa, così che alla fine uno si abitua e finisce per sopportare la loro insopportabile presenza. Se si torna dall'estero, si nota subito che questo non è normale. L'Italia è un paese ancora troppo cattolico e i costi della chiesa sono salati.

Al telegiornale non si parla altro che di quello che pensano, vogliono e fanno i preti. La loro opinione in ogni cosa è sempre trasmessa come la più autorevole, mentre non si dà mai voce a niente che possa minimanente contrastare con il loro pensiero. Per quanto fondata, diffusa, pertinente, civile e democratica sia un'idea contraria al sentito della chiesa, non si può assolutamente mettere in onda.

All'estero invece i preti non intervengono su questioni morali al di fuori della chiesa. Per sentire la predica bisogna andare a messa e anche le prediche sono molto meno astiose che da noi. Si parla semplicemente della bibbia e del vangelo, senza riferimenti alla politica o all'attualità. Si assume che chi è credente abbia "lo spirito santo dentro di lui" che lo guida nelle scelte e quindi non c'è bisogno di interventismo dei preti nella vita pubblica come accade da noi.

Anche se si è già laici, bisogna leggere con attenzione L'Anticristo di Nietzsche almeno una volta all'anno per immunizzarsi contro il pernicioso contagio di quest'arcaica religione, che più d'una pazzia guasta l'intelletto umano e per capire cosa davvero è degno di bestemmia, ma attenti a non incorrere nelle leggi sulla blasfemia che ancora sopravvivono in Italia! Viva la scienza, viva il metodo sperimentale e la libertà di parola, opinione e pensiero. Abbasso i falsi dei, i dogmi oramai anacronistici e il potere dei preti!

Parafrasando il filosofo tedesco, di tutto quello che c'è nei vangeli, dove tra l'altro spicca anche una buona dose d'odio e di razzismo, l'unica parola di valore è la domanda beffarda del prefetto Ponzio Pilato "Che cos'è la verità?". La migliore risposta che si può dare oggi e che non lo sappiamo e dobbiamo cercarla scientificamente. Niente è definitivo, anche le verità della scienza sono parziali, approssimate e temporanee, ma lo sono in modo evolutivo, nella direzione di una conoscenza sempre più completa e esatta. Galileo fu esiliato per questo, non lo dimentichiamo. Giordano Bruno fu ignobilmente messo al rogo per lo stesso motivo, un'infamia commessa dalla chiesa in pieno tardo Rinascimento!

Vangeli e bibbia non hanno che un valore storico e folcloristico oramai. Il più importante libro che ci è stato tramandato dall'antichità è piuttosto Gli Elementi di Euclide, quello si che è da prendere sul serio.

Il medioevo è finito da un pezzo e da un bel po' siamo "tornati" nell'età della ragione. Non si può più pretendere che uno creda alle storielle col bue e l'asinello o l'assurdità di un dio che manda giù suo figlio sulla terra camuffato da uomo per salvarci dai peccati, del mondo che è stato creato in una settimana o lo spauracchio del giudizio universale. I prelati più furbi e intelligenti, i cosiddetti "alti prelati", sono i primi a sapere che è tutto falso, che serve solo a mantenere la casta sacerdotale, a giustificarne la necessità. Per questo motivo io non festeggio il natale, nemmeno in maniera meramente consumistica e mi sono anche sbattezzato.

La salvezza personale a cui un credente aspira è ridicola, manifestamente contro natura e secondo me anche egoistica. Io piuttosto voglio fare qualcosa di buono della mia vita e poi voglio morire, come tutti i viventi prima o poi muoiono. E a pensarci bene, anche i non viventi. Nemmeno i pianeti o le stelle sono eterni. E' evidente che c'è il ciclo della vita e della morte e anche che gli animali si predano gli uni con gli altri e solo il più forte e il più adatto sopravvive, non c'è compassione in natura. Questa legge sembra dura ma è alla base dell'evoluzione. Non volere accettare la realtà non è affatto normale.

Non c'è bisogno d'alcuna religione, non serve nemmeno come guida nella vita, dal momento che non è poi questo lo scopo per cui sono state create tanto tempo fa. Infatti il metodo scientifico si può applicare con successo anche ai comportamenti umani. Ad es. io ho un semplice assioma morale: è buono tutto quello che rende sè stessi e (AND logico) gli altri felici. Questo semplice principio vale molto di più di quell'obbrobbio che è la morale cattolica, che è stato persino possibile conciliare col nazismo!

Provate a far capire a un cinese il pernicioso concetto di peccato originale o del cristo salvatore o peggio della trinità. La maggior parte si metteranno a ridere col risultato che non avranno una buona opinione della religione cattolica. Ma come si può considerare giusta una religione contraria alla vita, che proibisce l'amore e promuove la penitenza per motivi puramente teologici? Al confronto con buddismo e taoismo il cristianesimo è una religione astiosa e barbara.


Sbattezzamoci con l'UAAR

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