Friday, January 27, 2012

I mille dubbi dell'inglese - Fonetica e pronuncia

Gl'inglesi e gli americani parlano veloce e per poter fare ciò accennano appena la pronuncia di alcune parole "meno importanti" della frase, attaccano insieme le parole, rendendo difficile sentire quando una parola finisce e un'altra comincia. L'inglese è pieno di parole che finiscono con un suono consonantico e questo viene unito alla vocale con cui inizia la parola successiva, senza fare alcuna pausa. Se chi ascolta non conosce tutte le parole usate, avrà molta difficoltà a capire il senso della frase rispetto ad altre lingue che non ricorrono a questi espedienti, come l'italiano. È necessaria una lunghissima pratica (quantificabile in termini di anni!) e la continua esposizione alla lingua per acquisire la capacità di comprendere l'inglese parlato. Le variazioni di pronuncia (per es. tra BrE e AmE) e intonazione, i falsi amici e la presenza di parole del tutto diverse dalla propria lingua madre rendono il processo ancora più difficile per lo studente che impara l'inglese come una seconda lingua.

L'assenza di semplici e precise regole di pronuncia è esemplificata dalla seguente frase, dove per sei volte compare ough e ogni volta va pronunciato in modo differente, con una sottile differenza di pronuncia tra BrE e AmE:

The thoroughly rough ploughman      coughed and hiccoughed his way through the mud.
    /"TVr@lI/ /rVf/ /"plaUm@n/ BrE /kQft/     /"hIk@pt/      /Tru:/
                               AmE /kO:ft/

La verità è che nemmeno un inglese sa come si pronuncia esattamente una parola se non l'ha mai ascoltata più volte in modo da memorizzarne la pronuncia e per numerose parole esiste più d'una pronuncia.

Pronuncia di th


E' difficoltosa in alcuni casi:

month /mVnT/ mese, months /mVnTs/ sbagliata la pronuncia /mVnDz/, ma siccome /nTs/ risulta di difficile articolazione anche per molti nativi, è ammesso /mVnts/ o addirittura /mVns/, in cui /nTs/ viene ridotta in /ns/ or /nts/

length /"lENT/ lunghezza, lengths /"lENTs/, ma anche /"leN(k)s/

(to) withstand /wID"st{nd/ opporsi/resistere a

Pronuncia di the, uso di a oppure an


the, l'articolo determinativo che corrisponde ai nostri il, lo, la, i, gli, le è semplicissimo ma pone qualche difficoltà di pronuncia. Prima di tutto il th sonoro che non esiste in italiano: si pronuncia una d con la lingua tra i denti (provate a mettere la punta della lingua tra i denti, come per morderla, ma senza esercitare pressione ed emettete l'aria). Ma a parte quello anche la vocale e ha due pronunce differenti.

Bisogna vedere se il suono dopo the è un suono consonantico o vocalico. Se è consonantico the si pronuncia /D@/, con la vocale neutra o suono dello schwa /@/:

the king
the black cat

h aspirata è un suono consonantico!
the house
the haggis

/j/ è considerata una consonante!
the university
the U.S.
the United States

/V/ è considerato un suono vocalico
the umbrella

/w/ è una consonante, quello che conta è la pronuncia non la grafia delle parole!
the one

ma se segue un suono vocalico, the si pronuncia /DI/, forma forte /Di:/, qualora si voglia porre l'accento sull'articolo:

the ant /{nt/ la formica
the environs /In"vaI@r@nz/ i dintorni
the owl /aUl/ il gufo, la civetta

ci sono alcune parole in cui la h è muta, eccezioni alla regola generale che la h è aspirata e in questo caso the si pronuncia /DI/ perchè il suono che segue è vocalico:

the hour /aU@(r)/ l'ora
the honest /"Qnist/ man l'uomo onesto
the honourable /"Qn@r@bl/ man l'uomo d'onore (BrE)
the honorable /"Qn@r@bl/ man l'uomo d'onore (AmE)

Ora consideriamo la parola herb (erba aromatica o medicinale), in BrE si pronuncia con la h aspirata /h3:b/ pertanto the herb si pronuncia /"D@ "h3:b/. In AmE a volte la si trova senza h aspirata /3rb/ e in questo caso the herb si pronuncia /"DI "3rb/.

Le stesse regole discriminano l'uso di a e an, gli articoli indeterminativi: a /@/ (debole) /EI/ forte (un, uno, una) davanti a tutti i suoni consonantici, an /@n/ (debole) /{n/ (forte) (un, uno, una) davanti a tutti quelli vocalici, per evitare cacofonie:

an umbrella
a user

Pronuncia delle forme contratte o brevi


you're come si pronuncia? In BrE /jO:(r)/ (forte) e /j@(r)/ (debole). In AmE /jU@r/ o /jOr/ (forte) e /j@r/ (debole). Anche solo you ha varie pronunce: /ju:/ (forte), /j@/, /jU/ (debole).
Notate che anche your, l'aggettivo possessivo ha le stesse pronunce di you're e quindi bisogna capire dal contesto di che si tratta:
your BrE /j@(r)/ (debole) /jO:(r)/ (forte) AmE /j@r/ (debole) /jU@r/,/jOr/ (forte)

we're /wi:@(r)/ (forte), /wI@(r)/ (debole). we /wi:/ (forte), /wI/ (debole)

isn't /"Iz(@)nt/, la s è sonora (vibrano le corde vocali, come in rosa) e non sorda (non vibrano le corde vocali, è sibilante, come in sale)

it's e its: stessa pronuncia /Its/

he's /hi:z/ (forte), /(h)iz/ (debole)

they're /DE@(r), DEI@(r)/ (forte), /D@(r)/ (debole)

aren't BrE /A:nt/ AmE /"Ar(@)nt/

where's BrE /wE@z/ AmE /wE@rz/ mentre where si pronuncia /wE@(r)/

can't BrE /kA:nt/ AmE /k{nt/

couldn't /"kUdnt/ could not

don't /d@Unt/ do not

mustn't /"mVs(@)nt/

must've /"mVst@v/

wouldn't /"wUd(@)nt/ would not

it'll /Itl/ it will

it'd /"It@d/

weren't BrE /w3:nt/ AmE /"w3r@nt, w3rnt/ were not

wasn't BrE /"wQz(@)nt/ AmE /wAs-/ was not

would've /"wUd@v/

won't /w@Unt/ will not. Da non confondere con want /wQnt/

what'd AmE /wVd/ Abbr. di what did, es.
what'd you find out? cos'hai scoperto?
what'd you say? c'hai detto?

where'd /wE@rd/ Abbr. di where did, ma anche di where would a seconda del contesto. Es.
Where'd (where did) they go? dove sono andati?
Where'd (where would) you like to go? dove vorresti andare?

when'd BrE /wend/ AmE /hwend/ when did

shan't BrE /"SA:nt/ AmE /"S{nt/

that'd /"D{t@d/ that would, (questo,quello) sarebbe, ma anche that had

that's /"D{tz/ that is/has

shouldn't /"SUd(@)nt/ should not

should've /"SUd@v/ should have.
Es. I should've had more money. Avrei dovuto avere più soldi.

haven't /"h{v(@)nt/ have not

ain't /EInt/
A seconda del contesto può significare am not ('m not), is not (isn't), are not (aren't) (tutte le flessioni del presente indicativo di (to) be al negativo, senza fare alcuna differenza) oppure has not (hasn't), have not (haven't) (le due flessioni al presente indicativo di (to) have). Audace e ambigua abbreviazione, deprecata da insegnanti e puristi, ma molto diffusa nel linguaggio parlato (lo slang), mentre non si usa in quello scritto o in situazioni formali:

We ain't coming (We aren't coming, non veniamo/verremo)
They ain't got it (They haven't got it, non l'hanno capito)
I ain't seen it (I haven't seen it, non l'ho visto)
It ain't gonna happen (It is not going to happen, non accadrà/succederà)

È ormai insostituibile in alcune frasi fatte come:

You ain't seen nothin' yet (You haven't see nothing yet, ancora non hai visto niente)
Say it ain't so (Say it's not so, Say it isn't so, dimmi che non è vero)
It ain't no use (It isn't any use, non serve a nulla/niente - la doppia negazione significa affermazione come in italiano!)
Life ain't easy (Life is not easy, la vita non è facile)

In alcuni dialetti ain't sostituisce anche do not, does not e persino did not!

He ain't got nothing to do (He doesn't have anything to do, non ha nulla da fare - ancora il doppio negativo)
He ain't got any money (He does not have any money, non ha una lira)

ya /j@/ è un sostituto colloquiale di you. Di solito non usato nella lingua scritta a meno che non si voglia dar risalto al modo di parlare di qualcuno. Lo si trova quindi in tutti i posti in cui compare you, ad es.: will ya? can ya, ya know, I told ya, see ya, heya, hiya, how are ya?

Pronuncia dei verbi modali


be /bI/ (debole) /bi:/ (forte)

can not (informale), cannot BrE /"k{n@t, -nQt/ AmE /-nAt/ (formale)

gotta /ˈgQt@/ got to a volte anche got a.
I gotta go (now) = I have to go (now), (Adesso) devo andare
Gotta ciggie? = Have you got a cigarette?, Hai una sigaretta?

must /mVst/ (forte), /m@st/ (debole)
shall /S{l/ (forte), /S@l/ (debole)
should /Sud/ (forte), /S@d/ (debole)

Variazioni di pronuncia o grafia dei verbi irregolari


infinito, passato, participio passato
(to) drive /draIv/, drove /dr@Uv/, driven /"drIvn/
(to) cast BrE /kA:st/ AmE /k{st/, cast, cast proiettare
(to) free /fri:/, freed /fri:d/, freed /fri:d/ (regolare; sbagliato fred, che è un nome proprio: Fred)
(to) seek /si:k/, sought /sO:t/, sought cercare, chiedere
(to) sting /stIN/, stung /stVN/, stung pungere
(to) strike /straIk/, struck /strVk/, struck oppure stricken /strIkn/ colpire
(to) vie /vaI/ competere, gareggiare, forma in -ing: vying

Pronunce deboli


L'inglese, a differenza del tedesco o dell'italiano o altre lingue, non dà molta importanza alla singole parole che costituiscono il discorso, ma solo alle parole chiave. Così capita ad es. che la preposizione "of" venga pronunciata esattamente come l'articolo determinativo "a", ovvero con una rapida e appena percettibile vocale neutra; le sillabe finali delle parole, di solito non accentate, vengono pronunciate molto debolmente e a volte persino un nativo deve indovinare dal contesto di quale parola si tratta qualora sussistano delle ambiguità che si adattano tutte bene.

and /(@)nd, (@)n/ (debole) /{nd/ (forte)
of /@v, @/ (debole) BrE /Qv/ AmE /Av/ (forte)
our /A:(r)/ (debole) /aU@(r)/ (forte)
says (terza persona singolare di (to) say) (debole) /sEz/ (forte) /sEIz/

Pronuncia della desinenza -ed


Questa desinenza, aggiunta alla radice (o forma base) del verbo, forma il passato semplice inglese e il participio passato di tutti i verbi regolari e anche molti aggettivi (e persino alcuni sostantivi) che coincidono col participio passato.

-ed nei verbi e negli aggettivi o sostantivi derivati dai verbi non si pronuncia mai com'è scritta (/Ed/), ma in tre modi differenti. Queste regole sono state pensate per consentire una pronuncia rapida e veloce, in particolare per evitare la combinazione di una consonante sorda e una sonora e viceversa e l'introduzione di una nuova sillaba.


  1. /t/, senza creare una sillaba extra, se la pronuncia (non in generale la scrittura) della forma base del verbo termina con una consonante sorda tra /f/, /k/, /p/, /s/ (attenzione: s sorda, non sonora che invece è /z/), /S/, /tS/ (non vibrano le corde vocali):

    (to) stuff /stVf/ riempire; stuffed /stVft/ ripieno
    (to) laugh BrE /lA:f/ AmE /l{f/ ridere; laughed BrE /lA:ft/ AmE /l{ft/ rideva, ha riso

    (to) cook /kUk/ cucinare, cuocere; cooked /kUkt/ cotto, cucinato
    (to) revoke /rI"v@Uk/ revocare; revoked /rI"v@Ukt/ revocato

    (to) chop /tSQp/ tritare; chopped /tSQpt/ tritato
    (to) hope /h@Up/ sperare; hoped /h@Upt/ sperato

    (to) dress /drEs/ vestire, condire; dressed /drEst/ condito, vestito
    (to) decease /dI"si:s/ decedere, morire; deceased /dI"si:st/ deceduto, defunto (quest'ultimo sia aggettivo che sostantivo!)
    (to) fax /f{ks/ inviare/mandare via fax; faxed /f{kst/ inviato/mandato via fax

    (to) wash BrE /wQS/ AmE /wO:S/ lavare; washed BrE /wQSt/ AmE /wO:St/ lavato

    (to) watch /wQtS/ guardare, sorvegliare; watched /wQtSt/ guardato, sorvegliato
  2. /Id/, creando una sillaba extra alla fine della parola, se la pronuncia (non in generale la grafia) della forma base del verbo termina già con la consonante sorda /t/ o con quella sonora /d/ (questa regola pare ovvia, vista l'impossibilità di pronunciare una td o tt alla fine della parola)

    (to) want /wQnt/ volere, wanted /"wQntId/ voluto, ricercato

    (to) end /End/ finire, ended /"EndId/ finito, concluso
  3. /d/, senza creare una sillaba extra in tutti gli altri casi di verbi e aggettivi derivati dai verbi:

    (to) advise /@d"vaIz/ consigliare, advised /@d"vaIzd/ consigliato (la s di advise si pronuncia /z/, quindi è sonora, non si applica la regola 1)
    (to) close /kl@Uz/ chiudere, closed /kl@Uzd/ chiuso

Eccezioni

Queste regole di pronuncia non valgono per i sostantivi terminanti in -ed, anche se derivano da verbi. Ad es. moped /"m@UpEd/ ciclomotore/motorino. Esiste un verbo (to) mope /m@Up/ (che con about/around significa andare in giro sconsolato, per estensione lentamente perchè si è tristi).

Non valgono nemmeno per gli aggettivi terminanti in -ed che non derivano da verbi. Ad es. wretched /"rEtSId/ disgraziato, non deriva da alcun verbo (non esiste il verbo (to) wretch, come non esiste il verbo disgraziare in italiano, ma esiste il sostantivo wretch /"rEtS/ con lo stesso significato di sventurato).

Alcuni aggettivi hanno un significato completamente diverso dai verbi aventi la stessa radice e non si può dire che derivano da quelli, pertanto seguono una pronuncia della -ed indipendente:

(to) dog BrE /dQg/ AmE /dO:g/ seguire, pedinare
dogged BrE /dQgd/ AmE /dO:gd/ (p. pass.) pedinato/seguito
dogged BrE /dQgId/ AmE /dO:gId/ (agg.) caparbio, ostinato

(to) rag /r{g/ prendere in giro
ragged /"r{gd/ (p. pass.) preso in giro
ragged /"r{gId/ o /"r{g@d/ (agg.) stracciato
rag /r{g/ straccio

(to) wick /wIk/ assorbire, asciugare
wicked /wIkt/ (p. pass.) asciugato, assorbito
wicked /"wIkId/ o /"wIk@d/ (agg.) cattivo, malvagio

Esistono poi alcune (per fortuna poche) palesi eccezioni alle regole precedenti. Precisamente ci sono alcuni aggettivi che derivano chiaramente da verbi e coincidono con il participio passato, ma quando sono usati come aggettivi (con lo stesso e/o altro significato) non seguono le regole di pronuncia della -ed vista prima, ma pronunciano la -ed sempre come /Id/ (quando sono usati come verbi invece seguono sempre le regole viste prima, non ci sono eccezioni per i verbi). La pronuncia di queste eccezioni va imparata a memoria, come fossero parole diverse:

(to) age /EIdZ/ invecchiare
aged /"EIdZd/ (p. pass.) invecchiato
aged /"EIdZId/ (agg.) anziano\ninvecchiato\nvecchio

(to) bless /blEs/ benedire
blessed /blEst/ (p. pass.) benedetto
blessed /blEsId/ (agg.) beato, benedetto, sacro

(to) crook /krUk/ curvare, piegare
crooked /krUkt/ (p. pass.) curvo, piegato
crooked /krUkId/ (agg.) curvo, storto, tortuoso, disonesto, illegale

(to) learn BrE /"l3:n/ AmE /"l3rn/ imparare, apprendere
learned BrE /"l3:nd/ AmE /"l3rnd/ (p. pass.) imparato, appreso
learned BrE /"l3:nId/ AmE /"l3rnId/ (agg.) istruito, colto

(to) nake /nEIk/ denudare, sfoderare, sguainare (raro o letterario)
naked /nEIkt/ (p. pass.) denudato, sfoderato, sguainare
naked /nEIkId/ (agg.) nudo, sguainato

Parole comuni con due pronunce e/o grafie o accento/pronuncia insolita


data più comunemente /"dEIt@/, specie per gli addetti ai lavori, ma /"dA:t@/ più vicino alla pronuncia italiana non è sbagliato, si usa in alcune zone come Canada o Australia e in altre (come ad es. la Scozia) potete sentire entrambe le pronunce. Questa parola deriva dal latino datum, che è anche corretto in inglese come singolare con la per noi strana pronuncia /"dEIt@m/, ma poco usato. Infatti data originariamente era il plurale di datum, ma ora data si usa come sostantivo non numerabile e datum praticamente non si usa più.

direction /daI"rEkSn, dI-/ direzione, indicazione, aiuto

exit /"EgzI;@t, "EksI;@t/ uscita

hello,hallo,hullo /h@"l@U, hE-/

suit BrE /sju:t, su:t/ AmE /su:t/ abito, completo/vestito da uomo, mentre da donna è dress

sure BrE /SO:(r)/ AmE /SU@(r)/

through /Tru:/ attraverso
thorough BrE /"TVr@/ AmE /"TVr@U/ accurato, minuzioso, approfondito, meticoloso, scrupoloso

toward(s) BrE /t@"wO:d(z)/ AmE /tOrd(z)/ verso

BrE tyre, AmE tire /"taI@(r)/ gomma, pneumatico

Lettere mute


In italiano solo la h è muta. In inglese non solo i fonemi non hanno un'univoca corrispondenza con le lettere usate nella scrittura, ma spesso vengono introdotte alcune lettere nelle scrittura che sono mute nella pronuncia.

L'italiano è soprattutto una lingua scritta, che ha avuto origini letterarie, ad opera soprattutto del genio di Dante Alighieri ed ha un sistema di scrittura molto semplice e regolare, mentre l'inglese è una lingua parlata, con un sistema di scrittura purtroppo molto complesso, col risultato che spesso anche i nativi fanno errori di grafia (specie se non hanno un'elevata educazione), mentre i non nativi tendono a fare errori di pronuncia.

Il seguente è un elenco comprendente le parole più comuni (tuttavia incompleto) che hanno una o più lettere mute. Notate che in alcuni casi la lettera è opzionalmente muta e nella pronuncia ho usato le parentesi tonde per indicarlo.

answer BrE /"A:ns@(r)/ AmE /"{ns@r/ risposta
aunt BrE /A:nt/ AmE /{nt/ zia
balm /bA:m/ balsamo
bomb /bQm/ bomba
(to) build /bIld/ costruire; build corporatura
comb /k@Um/ pettine
damn /d{m/ dannato, omofona con dam /d{m/ diga
dumb /dVm/ muto, stupido
landslide /"l{nslaId/ frana, smottamento
mistletoe /"mIslt@U/ muschio, vischio
muscle /"mVsl/ muscolo
numb /nVm/ intirizzito,intorpidito; intontito
palm /pA:m/ palma
practical /"pr{ktIk(@)l/ pratico; practically /"pr{ktIk(@)lI/ in modo pratico; praticamente, quasi
(to) talk /tO:k/ parlare; talk discorso, colloquio
trait /trEI(t)/ caratteristica, tratto, peculiarità
tomb /tu:m/ tomba

Parole diverse con la stessa pronuncia (omofoni)


Qui solo il contesto può aiutare a capire cosa s'intende.

/DE@(r)/ their (il loro, i loro, la loro, le loro), there (lì)
Nella forma forte anche they're può avere la stessa pronuncia, mentre in forma debole è /D@(r)/

/brEIk/ (to) break (rompere), (to) brake (frenare)

/rEIn/ rain (pioggia), reign (regno), rein (briglia, redine)

/sO:s/ sauce (salsa, sugo), source (fonte, sorgente)

/wItS/ which (quale, che), witch (strega, megera). which is witch? chi/qual è la strega? which is which? quale delle due?

Parole diverse con la stessa grafia


lead /lEd/ piombo, lead /li:d/ guinzaglio. L'ambiguità può essere evitata usando il termine più tecnico leash /li:S/ per guinzaglio.

wound /waUnd/ avvolto e (to) wind /waInd/ avvolgere
wound /wu:nd/ ferita e (to) wound /wu:nd/ ferire

Aggettivi e sostantivi con diversa pronuncia e/o grafia


mystique /mI"sti:k/ mistica, mystic /"mIstIk/ mistico, esoterico, occulto

verbi e sostantivi/aggettivi con diversa pronuncia


Purtroppo questo fenomeno di spostamento dell'accento a destra di un posto (sulla seconda sillaba) per i verbi rispetto ai sostantitivi che hanno la stessa forma non accade sempre, non sembrano esserci regole semplici. È necessario avere una lista (la presente è incompleta). Sembra che la ragione di questo spostamento dell'accento stia nella necessità di evidenziare di quale parte del discorso si tratta. Altre lingue come l'italiano, non dipendono dalla pronuncia per questo e utilizzano regolari desinenze o mutazioni (ad es. obiettare, oggetto; costruire, costrutto). Nella nostra lingua tuttavia non tutte le parole terminanti in -are, -ere e -ire sono dei verbi (ad es. mare termina in -are ma è un sostantivo). Tranne rarissimi casi la distinzione tra verbo, sostantivo e aggettivo risulta comunque chiara dal contesto e questa scelta dell'inglese di farla dipendere dalla pronuncia, che è del tutto irregolare, resta alquanto discutibile.

construct /"kQnstrVkt/ costrutto
(to) construct /k@n"strVkt/ costruire
contract /"kQntr{kt/ contratto
(to) contract /k@n"tr{kt/ contrarre
extract /"Ekstr{kt/ estratto
(to) extract /Ik"str{kt/ estrarre, tirare fuori
produce /"prQdju:s/ prodotti
(to) produce BrE /pr@"dju:s/ AmE /-"du:s/ produrre
subject /"sVbdZIkt/ argomento/soggetto/materia; asservito/sottomesso
(to) subject /s@b"dZEkt/ esporre
object /"QbdZIkt/ obiettivo/scopo, oggetto
(to) object^I/@b"dZEkt/ obiettare

1 comment:

franco d. said...

A brief but clear and profitable lesson ruling, which should be introduced in all courses (private and public) English language scattered throughout Italy. thank you.