Friday, January 27, 2012

I mille dubbi dell'inglese - Inaugurazione

...una collezione di terribili dubbi o particolarità, per chi ha già imparato l'inglese ma vuole ripassare per evitare errori... questi post sono in continua espansione, giorno per giorno. Ritornate spesso!

Introduzione e intenti


Leggendo questo post vi accorgerete che l'inglese non è affatto una lingua semplice, come alcuni la vorrebbero far passare. Potrei anch'io scrivere un saggio "The Awful English Language", come lo spiritoso Mark Twain fece per il tedesco. E qualcosa di simile potrebbe essere fatto per qualsiasi linguaggio naturale.

Chiaramente la lingua madre, quella con cui uno è più familiare sembra semplice e bella, ma non bisogna farsi influenzare da questo fatto. Io più studio le lingue, più mi rendo conto di come sia sbagliato adottare questa o quella lingua naturale come linguaggio internazionale e come sarebbe meglio adottare un semplice linguaggio costruito apposta, privo di difficoltà di pronuncia, significati figurati, accumulazione di significati diversi, ambiguità, declinazioni, irregolarità, eccezioni, tanti modi diversi di dire la stessa cosa etc. Così si obbliga la gente a fare uno sforzo enorme e inutile, "just a waste of time and a lot of effort". È vergognoso che non ci sia stato ancora nessun tentativo da parte dei governi di progettare e standardizzare un tale conlang.

Con questi post voglio mettere in luce le stranezze (quirks) e le non poche difficoltà dell'inglese. Potrà essere d'utilità agli studenti di questa lingua che (purtroppo!) bisogna inevitabilmente conoscere, ma soprattutto spero di contribuire alla formazione di una coscienza critica, non certo nei confronti dell'inglese in sè ma della scelta dell'inglese come lingua internazionale che è stata a mio parere ingiustamente imposta dallo strapotere economico degli USA e dall'odioso colonialismo e imperialismo britannico.

I fattori politici o economici non dovrebbero influenzare minimamente una tale scelta, perchè con essa non hanno assolutamente niente a che fare. Vero è che l'economia statunitense è la più ricca, ma anche che il cinese mandarino ha più del doppio come numero di parlanti nativi dell'inglese e lo spagnolo quasi lo stesso numero dell'inglese. Pertanto ci sono ottime ragioni per studiare anche il cinese e lo spagnolo, visto che la Cina è la seconda economia mondiale e lo spagnolo è la seconda lingua anche negli USA. Ma non è questo il punto per una lingua franca. L'inglese pone enormi difficoltà dal punto di vista fonetico, che è l'aspetto che più si desidererebbe essere semplice e uniforme in un linguaggio internazionale, ma anche grammaticale. Dimostrerò spesso quest'ultimo punto valendomi del confronto con l'italiano.

Imporre l'inglese come lingua franca è a mio parere stupido, una soluzione di comodo per i parlanti di tale lingua, ma scomoda per l'inglese stesso. Potete rendervi conto di com'è semplice inventare dei linguaggi formali, studiando la sintassi basilare dell'inglese stesso. Ma soprattutto, date un'occhiata alla facilità e regolarità dell'esperanto e confrontatelo con l'inglese. Oppure confrontate il tedesco o l'italiano con l'inglese, per rendervi conto che l'inglese non ha proprio una grammatica degna di tale nome e la sua fonetica è del tutto sregolata.

Le lingue sono degli strumenti, quello che conta è la loro utilità pratica. Aver imposto l'inglese al posto dell'esperanto ruba del tempo prezioso a tutti coloro che devono imparare una seconda lingua!

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