Thursday, June 28, 2012

La democrazia diretta digitale, ecco quello che ci vuole in questo paese...


A tutti quelli che hanno fatto e ricevuto raccomandazioni e favoritismi, che hanno rubato o anche solo mal impegnato i soldi pubblici, che si sono comportati in modo fraudolento e disonesto nella gestione della cosa pubblica ma anche privata, a tutti i livelli e per tutte le cariche e le mansioni, va il mio disprezzo e la mia rabbia, che credo sia condivisa da milioni di cittadini italiani impoveriti da anni di malapolitica e sudditanza.

A noi la lieve colpa dell'inerzia e della rassegnazione, d'esserci fatti manipolare o d'esser rimasti passivi e disinteressati verso la politica, cosa che non dobbiamo fare mai più, viste le conseguenze che abbiamo subito, stiamo subendo e ancora subiremo in futuro. Noi abbiamo imparato la lezione. Ma loro... a loro va la vergogna per le malefatte, gl'imbrogli e i gravi reati, troppo spesso incredibilmente cancellati e impuniti, che hanno commesso alle spese della povera gente, la quale rimane cento volte più onesta e moralmente integra anche rispetto al meno disonesto di tutti questi politici e della stragrande maggioranza dei passati.

La soluzione non è sperare che nel futuro al potere ci vada gente migliore, per chissà quale grazia di Dio. Questo non avverrà. Il sistema dei partiti in questo paese è fondamentalmente corrotto, le leggi elettorali sono state modificate da loro stessi a loro stesso uso e consumo e quindi non potrà mai produrre niente di buono, cerca solo di perpetuare sé stesso. Bisogna fare molta attenzione a chi si vota, devono essere tutti cittadini comuni assolutamente non legati ai partiti (nè ora, nè precedentemente nella loro vita), ma anche a quello che faranno dopo essere stati votati.

Ora non ci si può più disinteressare della politica e dello stato. Lo stato siamo noi, nessuno escluso. La politica e il governo lo dobbiamo fare noi, i comuni cittadini devono riprendere il controllo del paese o non ne usciremo più vivi! Rabbia e indignazione devono essere permanenti, altrimenti c'è il rischio che tutto torni lentamente come prima e che dovremo subire ancora crisi economiche, povertà, emigrazione, ingiustizie, tasse esorbitanti e mal distribuite, degrado del territorio e servizi da terzo mondo. Si scenda in piazza e si gridi vergogna ogni volta che questo sentimento è comune!

Sì, per ogni decisione sbagliata della politica, per ogni malefatta, bisogna scendere nelle piazze in massa e protestare, finché non verrà approvata una riforma della costituzione che introdurrà finalmente strumenti di democrazia diretta, i quali oggigiorno sono sia tecnologicamente sia economicamente possibili. Essi ci consentirebbero di votare le singole decisioni del governo o le proposte di legge elaborate dal parlamento, come pure le disposizioni delle regioni e dei comuni. "Referendum" a gogò, senza costi! Giornali digitali a migliaia, informazione pluralista e independente per tutti i cittadini. Accesso alla rete Internet gratuito per tutti, limitato a tutti i siti istituzionali e che si occupano di politica. Ognuno deve sapere, ognuno deve essere informato su quello che fa il governo e il parlamento, per poter formarsi una propria opinione in tutte le questioni importanti, per poter votare consapevolmente.

La democrazia rappresentativa non ha più senso d'esistere nella tecnologia dell'informazione, e mai come ora la sua evoluzione naturale in forma di democrazia diretta s'è fatta più impellemente, a causa della degenerazione che ha subito sotto il controllo dei poteri forti (i finanzieri, i capitalisti, le banche, le lobby di ogni tipo e scopo) e per la corruzione e l'illegalità cresciute a dismisura.

È il momento di dire basta!!! Basta essere spettatori impotenti di fronte al teatrino della politica. Dobbiamo tutti partecipare alla vita politica. Noi italiani dobbiamo avere un sistema di democrazia diretta. Sì, dobbiamo avere questa cosa, essere molto più avanzati anche di quei paesi in cui la democrazia rappresentativa funziona bene, perché qui non ha funzionato affatto!

Ma questa cosa la dobbiamo chiedere noi a gran voce, non aspettatevi che tal evoluzione della democrazia la produca la politica. È ovvio che per loro è un incubo essere controllati dalla volontà popolare collettiva.

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