Tuesday, December 20, 2011

Povera patria!

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
... Franco Battiato (da "Come Un Cammello In Una Grondaia", 1991)

Quanto mai attuale in tempo di crisi la triste canzone di Battiato...

Per salvare la povera Italia occorrono politiche di lungo termine contro: l'evasione fiscale, la criminalità organizzata, la corruzione, i poteri forti (inclusa la chiesa e le lobby protezionistiche), la liberalizzazione dei servizi e soprattutto del mercato del lavoro. La politica finora ha ignorato questi problemi. Siamo stati governati da un "playboy miliardario", come lo hanno beffardamente definito sui giornali esteri e il guaio è che non ce sono meglio di lui.

Ora tutti questi problemi non si possono affrontare nel breve termine e in una situazione d'emergenza come quella in cui ci troviamo. Monti non può fare altro che tamponare il danno e noi non possiamo far altro che pagare e stringere la cinghia. Anche lamentarsi e pretendere equità non serve a molto. Sembra proprio la guerra dei poveri, e come in tutte le guerre sono sempre i poveri a pagare. Finchè non c'indigneremo per le cose che in Italia non vanno, finchè tutti non acquisiremo quel senso dello stato che è vivo in tutti i migliori paesi europei, l'Italia rimarrà sempre uno dei fanalini di coda dell'Europa. Bisogna andare all'estero per rendersi veramente conto di come siamo indietro noi!

Qui in Italia ci vorrebbe lo stato di polizia permanente: contro le mafie, contro il malcostume della corruzione, della raccomandazione, dell'evasione fiscale. A tutti i livelli. Ad es. vado dal medico curante e richiedo un certificato medico per rinnovo patente. 20 euro senza ricevuta o 30 con la ricevuta e nel primo caso il dottore mi raccomanda di non dire niente a nessuno.

La disoccupazione è all'8%, ma al 40% per i giovani. La maggior parte dei giovani del sud non hanno mai avuto un vero lavoro da sputare nelle mani, mentre alcuni furbi si godono la migliore sicurezza lavorativa d'Europa. Ma che paese è questo? Con le gambe tagliate! Non vedete quanti cervelli se ne vanno all'estero: sono i migliori e così l'Italia si svena. Sangue per l'economia che se ne va! Vergogna!

Noi potremmo essere il paese più ricco d'Europa. Per il turismo, per il sole e le spiagge che abbiamo, per i beni culturali, per l'inventiva e la fantasia che c'ha sempre caratterizzato, per la nostra bella lingua letteraria. Eravamo un popolo d'artisti e di scienziati di gran valore e ora ne produciamo sempre meno. Ah che rabbia, che dispiacere! Soprattutto gl'italiani che sono all'estero, soffrono per la fine che sta facendo l'Italia. L'impotenza fa una rabbia che addolora il cuore e suscita odio per tutti quelli che vivono nel nostro paese e non l'amano, perchè quando si è fuori è difficile non amarlo. E grande è la pena e lo sconforto per la nostra cultura millenaria che si sta perdendo!

Per come siamo diventati non dovremmo nemmeno far parte dell'Europa. I soldi pubblici vengono rubati e il nostro territorio deturpato e inquinato senza pietà, i giovani di valore scoraggiati e messi in aspettativa a vantaggio dei pochi mediocri raccomandati. Se vai all'estero nei paesi "forti" dell'Europa e poi torni in Italia vedi che sono così tante le cose che non vanno nel nostro paese... cose che in questi paesi "europei" danno per scontate... e qui sono così difficili da realizzare, come fossero miracoli di civiltà, onestà e amore per la patria.

Sapeste quando vi odio, voi politici litigiosi della TV. Avete fallito e affossato il paese, vergognatevi tutti, destra, centro e sinistra siete tutti responsabili. Dovreste stare zitti e andare a nascondervi adesso invece di far questa indecente battaglia per difendere gl'interessi dei ceti abbienti e della chiesa, contro i tagli e i sacrifici che sono necessari per rimanere in Europa. Perchè se ne usciamo sarebbe un disastro per la nostra già provata economia!

Nessuno si cura del destino della gente onesta che lavora in questo paese. E come odio anche tutti i corrotti, i furbi, i disonesti che hanno rovinato l'Italia. Ma si ritorcerà contro di voi. Alla fine vi spartirete le ossa di un paese di serie B. Povera Italia!

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